Siu Lam Jow

"La mano di Shaolin"

Il Siu-Lam-Jow è stato creato dai monaci Shaolin intorno al 600 d.C., per aiutare i “Preti Combattenti” nella ricerca dell’armonia e nella costruzione di un corpo robusto, longevo, pronto a qualsiasi evenienza di combattimento, ricercando le tecniche di gamba tipiche degli stili del nord e la potenza delle braccia visibili negli stili del sud. Molti monaci anziani hanno portato la loro esperienza nella messa a punto di questo sistema di lotta unico ed inimitabile. La sua filosofia doveva portare alla creazione di un’armonia e una forza tale da “sovrastare le montagne e dominare gli elementi”. Il monaco che ha lasciato un’impronta indelebile sullo stile porta il nome di Chiu-Kam-Lo, primo allievo spirituale di Ta-Mo, capostipite del Buddhismo Chan (vedi sez. riservata allo stile Fut-Gar). Chiu-Kam-Lo modificò gli esercizi base ideati da Ta-Mo per aiutare lo sviluppo del C’hi (energia interiore) studiando cinque animali che potessero aiutare al raggiungimento dello scopo.

Nel corso dei secoli il Siu-Lam-Jow si è modificato moltissimo, dato che molti Maestri dello stile hanno apportato delle modifiche sostanziali per migliorarlo ulteriormente attraverso la loro esperienza. Questo fatto non deve trarre in inganno, pensando che i cambiamenti apportati possano in qualche modo aver troppo alterato la tradizione e la purezza dello stile, in quanto solo gli Abati del tempio, scelti attraverso votazioni lunghissime, avevano il permesso di produrre innovazioni alla “Mano di Shaolin”, potendo chiamare a loro piacere altri abati, anche di altri monasteri, che dovevano aiutarlo nell’impresa.

Animali del Siu Lam Jow

  • Leopardo: doveva fortificare tutta la muscolatura compresa quella che attraversava la colonna vertebrale (canale fondamentale del C’hi).
  • Serpente: allenava il C’hi fino alle estremità del corpo (dita, polsi, gomiti, spalle etc…)
  • Tigre: allenava le ossa, fortificando i tendini e le giunture, rendendo lo scheletro allineato in ogni postura. 
  • Gru: per l’equilibrio interiore, attraverso il lavoro esteriore su posture particolarmente “squilibrate”.
  • Drago: per lo spirito attraverso un lavoro faticosissimo sulle posizioni di base e sulla respirazione.