Lo stile creato da "Sun LuTang"

Il fondatore del T’ai-C’hi-Chuan stile Sun, porta il nome di Sun LuTang (SunFuquan). Nacque nel 1861 nella contea di Wangxian, nella provincia dello Hebei. Suo padre aveva una piccola fattoria, ma le condizioni di vita della famiglia erano difficili: infatti, a causa delle forti tasse imposte da corrotto governo Ching (Qing), riuscivano a malapena a sopravvivere. Il padre di Sun si sposò relativamente tardi ed ebbe il figlio il 4 gennaio 1861, dopo un anno di matrimonio. Sun-Fuquan si rivelò un bambino molto intelligente e precoce.

Quando compì sette anni, il padre ne affidò l’educazione a un sapiente locale, pagando il costo delle lezioni con i prodotti dei suoi campi. Lo studio, all’epoca, era basato sulla memorizzazione dei testi; Sun aveva capacità mnemoniche eccezionali e, all’età di nove anni, con sorpresa di tutti, imparò moltissimi testi classici (comprese alcune opere di Confucio), oltre ad aver acquisito le basi della calligrafia. Quell’anno, tuttavia, il raccolto fu scarso e il padre di Sun non poté più permettersi di pagare l’insegnante del figlio. Anzi, per pagare le tasse, si vide costretto a vendere tutti i suoi averi, compresa la terra. Poco dopo si ammalò e morì, lasciando moglie e figlio privi di sussistenza. La madre di Sun si recò allora da un ricco possidente locale, chiedendogli di assumere il figlio come servitore. L’uomo accettò di dare un tetto al ragazzo e di sfamarlo, ma disse che non l’avrebbe pagato, sostenendo che era troppo gracile per lavorare sodo. Sun ebbe vita difficile nella casa del possidente, picchiato dal padrone e vessato da suo figlio. Ciononostante tenne duro, per il bene di sua madre. 

A 10 anni, Sun assistette per la prima volta a un allenamento di Arti Marziali, rimanendone affascinato.

Il Maestro era un vecchio sulla settantina, i cui movimenti fluidi impressionarono Sun. Il giorno seguente si recò da lui e lo supplicò di accettarlo come allievo. Gli raccontò le proprie vicissitudini, il Maestro fu colpito dalla sua onestà. Sun disse di voler studiare le Arti Marziali per difendersi dai colpi del padrone e del figlio, ma il Maestro replicò gravemente che le Arti Marziali sono, prima che una tecnica di combattimento, una filosofia di vita.